Collina dei padri

Visione di armonia intima e profonda, a volte ruvida a volte tenera nella sua semplicità. Selve di castagni, boschi di noccioli, enormi cespugli di ginestre gialle, grandi felci primordiali. Arbusti in macchie spesso inestricabili. Nei valloni, nello scuro sottobosco si annidano il lupo, il cinghiale, la volpe e la lepre. E spuntoni di roccia viva affiorano tra il verde dei boschi e i rovi bruni, un riverbero di un colore bianco-ocra: piccole e grandi cave di pietra utilizzate per costruire le case e lastricare le strade. Montagne e colline svelano paesi che se ne stanno nascosti, pudici e fieri nella loro solitaria lontananza. Pianure e colline abbondano di viti, ulivi e alberi da frutta. Volano alto il nibbio e le rondini. E tornano a galla antiche memorie, nostalgia di affetti, innocenza di un’età d’oro che sempre ci accompagna.